Proiezioni e incontri
Venerdì 27 h 13.00
GOLIARDA – Episodio del programma Storie vere
(Italia/1994) di Anna Amendola (37’)
Goliarda Sapienza racconta la sua vita: le origini, Catania, la militanza contro il fascismo, gli studi, l’amore per l’arte, gli incontri con Citto Maselli, Milan Kundera, Attilio Bertolucci. Una confessione senza reticenze, che tratteggia una personalità vivacissima e non convenzionale.
GOLIARDA SAPIENZA 1924-1996 L’ARTE DI UNA VITA – Episodio del programma La storia siamo noi
(Italia/2002) di Loredana Rotondo (30’)
Un collage di ricordi di Sapienza: scrittori e scrittrici come Enzo Siciliano, Adele Cambria ed Elena Gianini Belotti, i fratelli Citto e Titina Maselli, Lina Wertmüller e Piera degli Esposti, il critico Cesare Garboli, Adriano De Santis, assistente di Sapienza al CSC, l’amica Maria Del Bove e il marito Angelo Pellegrino.
Venerdì 27 h 15.30
FRAMMENTI DI SAPIENZA
(Italia/1995) di Paolo Franchi (20’)
Tante brevi tracce della scrittrice Goliarda Sapienza. Frammenti del suo lavoro, di solitudine, di confidenze, di gioco con gli amici di sempre o ritrovati. Tanti momenti per ricostruire, reinventando, il profilo di un’artista scomoda, di un’intellettuale ‘straniera’.
DÉSIR ET RÉBELLION, L’ART DE LA JOIE – GOLIARDA SAPIENZA
(Francia-Italia/2023) di Coralie Martin (59’)
Omaggio a Sapienza e alla sua opera sovversiva e scandalosa. Attraverso documenti d’archivio e testimonianze (da Angelo Pellegrino a Frédéric Martin e Nathalie Castagné, editore e traduttrice francesi, da Valeria Golino alle studiose Alberica Bazzoni e Monica Farnetti), un ritratto inedito della scrittrice e della sua eroina ribelle.
Precede, lettura da Lettera aperta di Marinella Manicardi.
A seguire, Il cinema ‘dentro’ la scrittura, incontro con Ippolita di Majo, Marco Antonio Bazzocchi e Maria Rizzarelli
Venerdì 27 h 18.15
PERSIANE CHIUSE
(Italia/1951) di Luigi Comencini (95’)
Una donna, dopo una relazione disastrosa con un uomo che la abbandona, finisce in una casa di tolleranza. La sorella cerca di toglierla da quell’ambiente, ma si scontra con un mondo fatto di volgarità e violenza. Il film viene iniziato da Gianni Puccini, che poi abbandona. Prima che venga affidato a Comencini, Fellini, che non firma la collaborazione alla sceneggiatura, “per non fermare il film accetta di girare personalmente la scena in cui la polizia ritrova un cadavere nel Po” (Tul- lio Kezich). Dopo due prove sotto la direzione di Blasetti, un altro ruolo minore ma incisivo per Goliarda Sapienza, che interpreta la prostituta religiosa.
Precedono estratti da Senso (1954) e dagli sceneggiati televisivi Lo scialle e Al pappagallo verde (1956)
Venerdì 27 h 22.00
GLI SBANDATI
(Italia/1955) di Francesco Maselli (102’)
“Con le sue idee era la protagonista assoluta del mio fare cinema”: Goliarda Sapienza ha dato un contributo artistico essenziale all’opera di Citto Maselli. Dai documentari ai film di finzione, con lui ha sperimentato “tutti i mestieri”, spesso non accreditata. Nel lungometraggio d’esordio del regista, dramma neorealista sulla resistenza, interpreta Maria, rifugiata con la cognata Lucia Bosè in una villa di campagna. Un personaggio secondario che l’attrice fa spiccare (“con la misura della sua recitazione”, scrisse un re- censore) nella scena in cui è atterrita dal rombo degli aerei. (aa)
Sabato 28 h 17.30
GOLIARDA SAPIENZA IL FILO DI MEZZOGIORNO
Versione teatrale di Ippolita di Majo
Riprese dello spettacolo teatrale di Mario Martone (95’)
Incontro con Ippolita di Majo.
Il secondo romanzo di Goliarda Sapienza, pubblicato nel 1969, è il racconto autobiografico della sua esperienza psicoanalitica. Ippolita di Majo lo ha adattato in una versione teatrale, portata sulle scene da Mario Martone, in cui il mondo onirico di Goliarda si alterna e si confonde con quello reale delle sedute. Donatella Finocchiaro interpreta Goliarda Sapienza.
In attesa di conferma
Parte 1: Sabato 28 h 21.00 (*)
Parte 2: Domenica 29 h 17.45 (**)
L’ARTE DELLA GIOIA
Parte 1 e Parte 2
(Italia/2024) di Valeria Golino (153’ e 150’)
* Incontro con Valeria Golino
** Precede, lettura dal romanzo L’arte della gioia
Quando la coach di dizione, Goliarda Sapienza, le disse che sarebbe stata una perfetta Modesta, l’eroina del suo romanzo allora inedito, Valeria Golino, attrice non ancora ventenne, non poteva sapere che quarant’anni dopo avrebbe portato sullo schermo (grande e piccolo) quell’opera ormai celebrata. “La gioia sfolgorante e selvaggia che rende il libro unico”, ha scritto Emmanuel Carrère, “attraversa il film come un flusso di corrente elettrica”. Grazie a Golino (e alla vivida interpretazione di Tecla Insolia), Modesta, personaggio ribelle, sulfureo, estraneo alla morale e alle convenzioni, che attraversa la Sicilia d’inizio Novecento animata solo dal proprio desiderio e dalla sete di libertà, prende vita. (aa)
Domenica 29 h 21.00
IL PORTO DELLE NEBBIE
(Le Quai des brumes, Francia/1938) di Marcel Carné (91’)
Introduce Alberica Bazzoni
“Io, che con Jean Gabin ho imparato ad amare le donne, mi trovo ora con la fotografia di Margaret Thatcher davanti [...] e comincio a pensare che qualcosa non è andato per il verso giusto in questi ultimi trent’anni di democrazia. Jean Gabin non ne sapeva niente di lady di ferro, donne poliziotte, soldate e culturiste. I suoi occhi azzurri – di Jean intendo – sognava- no una donna che fosse come un fiume, un grande fiume languido e vertiginoso” (Goliarda Sapienza).
Precede, lettura da Io, Jean Gabin di Marinella Manicardi
Lunedì 30 h 18.00 - Ingresso libero
Era meglio il libro?
GOLIARDA – Episodio del programma Storie vere
(Italia/1994) di Anna Amendola (37’)
Incontro con Veronica Ceruti (direttrice del Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna) e Marco Antonio Bazzocchi (Università di Bologna).
Proseguono gli appuntamenti in cui un film e il libro da cui prende vita vengono messi a confronto. Al centro del dialogo, il romanzo di Goliarda Sapienza L’arte della gioia e la trasposizione di Valeria Golino.
In collaborazione con Settore Biblioteche e Welfare culturale nell’ambito di Patto per la lettura di Bologna