Italo Calvino è una delle figure più caleidoscopiche della nostra letteratura; voce imponente anche a livello internazionale, capace di istituire ponti tra fantascienza, saggistica, romanzo di formazione e racconto distopico e dell’assurdo. Per ricordarlo a 35 anni dalla sua scomparsa, ERT evoca i suoi universi di pensiero e la sua maestria stilistica in una conversazione tra fiaba, impegno politico ed educazione intellettuale. La forma apologo, in Calvino, è un mondo senza regole in cui le creature della fantasia braccano i demoni della vita interiore, in cui il lettore sperimenta terrore, commozione, ilarità e profondo ragionamento. Al contempo, ricordare Calvino significa anche interrogarsi sul paradosso di uno stile come il suo, che riesce a rendersi riconoscibile pur nella sorprendente varietà di temi, scenari e declinazioni delle sintassi del pensiero. Una corversazione a tre voci che si mette in cerca di contraddizioni e assonanze, attraversando un’intricata giungla di significati, tra le più luminose della nostra letteratura.