«Quaterni» caldi.
Circolazione dei testi in fascicoli negli ambienti delle spiritualità radicali (secoli XIII-XIV)
Dalle ore 10:00
Si è sostenuto qualche volta che i mondi insoliti e variegati dei beghinaggi non conoscessero biblioteche o raccolte di libri. La convinzione potrebbe essere smentita da un esame più attento di inventari medievali e di codici compositi. Potrebbe essere smentita da un’idea più concreta di che cosa potessero essere uno scriptorium e una biblioteca nei secoli XIII-XIV, riconoscendo in questi luoghi imprevisti una popolazione inaspettatamente densa di fascicoli, rotoli e quaterni sligati. Di fronte a questa eventualità nasce anche un’altra domanda: e se nelle raccolte fluttuanti di fascicoli arrotolati si trovasse una figura di intellettuale ancora poco conosciuta e in essa una diversa esperienza dell’autocoscienza europea?
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