ARUB
Archivio umanistico rinascimentale bolognese

Responsabile scientifico:
Leonardo Quaquarelli (Unibo-FICLIT)
Comitato scientifico:
Annarita Angelini (Unibo)
Franco Bacchelli (Unibo)
Giovanni Baffetti (Unibo-FICLIT)
Francesco Bausi (Unifi)
Marco A. Bazzocchi (Unibo-FICLIT)
Nicola Bonazzi (Unibo-FICLIT)
Andrea Campana (Unibo-FICLIT)
Clizia Carminati (Unibg)
Loredana Chines (UNibo-FICLIT)
Francesco Citti (Unibo-FICLIT)
Elisa Curti (Ca’ Foscari, Venezia)
Jeroen De Keyser (Unito)
Francesco Ferretti (Unibo-FICLIT)
Fabio Giunta (Unibo-FICLIT)
Lara Michelacci (Unibo-FICLIT)
Uberto Motta (Università di Friburgo)
Mauro Novelli (Unimi)
Elisa Rebellato (Biblioteca dell’Archiginnasio-Bologna)
Francesco Sberlati (Unibo-FICLIT)
Francesca Tomasi (Unibo-FICLIT)
Luca Vaccaro (Unibo-FICLIT)
Saverio Vita (Unibo-Ficlit)
Linee di ricerca
Scopo dell’ARUB (Archivio Umanistico Rinascimentale Bolognese), istituito nel 1986, è stata ed è la promozione della ricerca e catalogazione delle fonti e di tutti i materiali utili allo studio e alla definizione della cultura bolognese-romagnola nell’età umanistica e rinascimentale, con particolare riferimento alla specificità dello Studio bolognese e alla rete di rapporti con gli altri Studi italiani ed europei e con gli ambienti cortigiani impegnati nello sviluppo di committenze letterarie e artistiche. Avviato sotto l’egida di Ezio Raimondi e con il patrocinio amichevole di Augusto Campana e di Paul Oskar Kristeller, l’ARUB guardava e guarda a un’antiquaria “ambientale” tesa al restauro complesso del clima culturale di circa un secolo e mezzo della primissima età moderna (istituzioni, relazioni, strumenti, ideologie, retaggi e innovazioni), mantenendo fermo il punto d’osservazione locale sempre dialetticamente simmetrico al punto di fuga sovramunicipale ed europeo.
Principali attività passate
Seguendo il programma di un’indagine «poligenetica a più campi e costellazioni di oggetti» (E. Raimondi) e un metodo di lavoro per progetti tematicamente multipli e coordinati nel contesto di rapporti interistituzionali sistematici, i primi 10 anni di vita del Centro ne stabiliscono il profilo con 2 grandi convegni internazionali e interistituzionali che affrontano rispettivamente la dialettica Università/Città fra Quattro e Cinquecento (Sapere e/è potere: Discipline, Dispute e Professioni nell’Università medievale e moderna. Il caso bolognese a confronto, 1989, preparato da 2 seminari nel 1987 e 1988) e il tema della scrittura storica, fra cronachistica e memorialistica locale, ricordi familiari e recupero umanistico della storiografia classica (La Memoria e la Città, marzo 1993, Bologna-San Marino, in collaborazione con l’Università sanmarinese). Nello stesso decennio, il bollettino del work in progress «Schede Umanistiche» (1986) diviene voce stabile della ricerca ARUB affiancata dalla Collana «Quaderni di Schede Umanistiche» (12 volumi fra 1988 e 2008. La Collana ha ripreso l’attività con il 2022 e 2023). Una voce attenta, tramite il Laboratorio Bibliologico, allo studio della tipografia nascente fondamentale nello sviluppo umanistico, alla produzione libraria in tutte le sue forme, alla scrittura come testimone di civiltà nel recupero manoscritto dei testi del passato nonché alla informatica umanistica in via di affermazione. Nel 1998 si aggiunge il supplemento intitolato «Antichi e Moderni» che allarga l’indagine alla ricezione e alla dialettica fra classicità, classicismi e modernità e che dal 2019 diviene articolazione stabile della rivista in chiave monografica. Nello stesso decennio 1989-1998, su iniziativa di Luisa Avellini e sotto la responsabilità scientifica di E. Raimondi, l’ARUB partecipa a progetti di ricerca CNR di argomento rinascimentale: 3 programmi triennali consecutivi che hanno contribuito a finanziare l’avvio e lo sviluppo tecnologico digitale del percorso di ricerca. Si aggiungano nel 1996-97 2 finanziamenti a Luisa Avellini dal comitato 12 CNR come coordinatrice locale di una ricerca nazionale dell’Istituto di Linguistica Computazionale di Pisa (Formazione di un archivio digitale di paleostampe con selezione di un campione significativo come base di apprendimento per una rete neurale).
Dal 1998 al 2025, fra le tante iniziative rispecchiate da «Schede Umanistiche», ricordiamo il convegno 2007 Testi agronomici d'area emiliana e Rinascimento europeo; la fondazione nel 2009 della Collana «Biblioteca del Rinascimento e del Barocco» con l’allargarsi del territorio di ricerca ai confini dei secc. XVII e XVIII (che ha prodotto 17 volumi fra 2009 e 2019 e, dopo l’ovvia sosta legata alla pandemia, ha ripreso nel 2024 con la pubblicazione di 3 volumi); il convegno del 2029 sulle Scritture femminili del Rinascimento; il convegno del 2021 sulle Relazioni di G. B. Della Porta con il Nord Italia. Da ultimo infine il vol. XXXVIII/2 di «Schede Umanistiche-Antichi e Moderni» del 2024 esce monograficamente dedicato, in occasione del centenario della nascita, a Ezio Raimondi docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo.
Attività programmate per il futuro
Nel contesto descritto, la programmazione in gran parte continua su binari stabiliti: la rivista semestrale, le collane, le Giornate di studio (una su «La galeria» di G. B. Marino nella recentissima edizione critica, affiancata da considerazioni sul marinismo bolognese è programmata per il 27 gennaio 2026). Nell’area invece del Laboratorio Bibliologico con annessi problemi di tecnologia digitale stanno maturando proposte sulla costruzione di un database degli incunaboli sicuramente stampati a Bologna adeguatamente arricchito di biografie degli stampatori da trasformare poi in un sito. Analoga operazione potrebbe partire dai lavori di L. Quaquarelli sui copisti bolognesi, mentre su scala nazionale si programma la partecipazione alla costruzione di un sito sui manoscritti e la grafia di Feliciano. Le possibilità sempre più interessanti dell'archiviazione digitale da trasformare in strumenti di diffusione e consultazione preziosi inducono anche a progetti che guardino alla storia dell'università (database di Lettori di varie discipline in specifici tagli cronologici; ricostruzione delle biblioteche dei docenti di retorica; sito dei traduttori e delle traduzioni da testi greci umanistici e scientifici ecc.). Nel frattempo, «Schede Umanistiche» XXXIX/1 2025 in corso di stampa apre una nuova rubrica di aggiornamento bibliografico sui secc. XVI/XVII/XVIII rispetto a temi, autori e circostanze bolognesi, da mantenere ogni anno; inoltre rinnova una tradizione sospesa affidando alla direttrice della Biblioteca dell’Archiginnasio Elisa Rebellato una sezione annuale di Notizie dai Beni culturali.
IN EVIDENZA
-
Sito web
Scopri di più sul sito dell'ARUB