Modi del conoscere, relazioni digitali e pratiche di lettura tra modernità e contemporaneità

Il gruppo di ricerca intende mettere in rilievo la natura fluida e l'ontologia mobile dell'oggetto libro e dei contenuti che veicola, contro ogni tentativo ideologico di standardizzare e limitare, attraverso varie forme di censura, la varietà di modi con i quali si affermano la libertà di espressione e la circolazione del pensiero. L'offerta multiforme e dinamica della rivoluzione digitale, ereditata dalle pratiche di lettura e dall'enciclopedismo dell'età moderna, ha trasformato, infatti, anche attraverso la pluralità di supporti, l'ontologia statica e la lettura lineare dell'oggetto libro in un'ontologia mobile ad assetto mutevole. Il gruppo di ricerca è impegnato in uno studio dei modi in cui tale pluralità di approcci riflette la moltiplicazione degli oggetti editoriali, prodotto di diverse intenzioni, di vari atteggiamenti e di pratiche cognitive e sociali di lettura. Il gruppo intende inoltre analizzare l'evoluzione delle modalità della lettura, intese sia come categorie storiografiche sia come enciclopedie aperte. Tale ricerca si muove tra gli ambiti storici legati alla lettura, quali la storia del libro, e quelli pertinenti la semiotica, la filosofia del linguaggio, la storia della filosofia e la filosofia delle scienze cognitive. In collaborazione con le varie figure dell'editoria nazionale e attraverso l'organizzazione di seminari e incontri, la pubblicazione di saggi e la partecipazione ad edizioni digitali, il gruppo di ricerca si pone l'obiettivo di individuare progettazioni di ontologie applicate e di oggetti digitali, sottolineando quegli aspetti di continuità e di rottura con il passato che orientano l'epistemologia della lettura e la definizione dei supporti documentali fluidi per il trasporto, il controllo e la circolazione della conoscenza, non trascurando quegli elementi di ibridazione tra schermi e carta e lo sviluppo di quelle tecnologie che determinano la convergenza e la differenziazione del consumo di cultura. Un caso tipico è quello costituito dalle enciclopedie online. Nell'ambito delle digital humanities, il gruppo intende infine concentrarsi sull'applicazione delle tecniche di distant reading per il rilevamento, all'interno di fonti e testi, di algoritmi utili a disegnare mappe semantiche e cluster terminologici utili alla definizione di aree semantiche analogiche. Nell'ottica di una epistemologia della lettura come crocevia di discipline differenti, particolare attenzione è riservata al problema del recupero di concetti propri delletà moderna quali proprietà intellettuale e della nozione medievale, confrontata con quella moderna e soggettiva di autore e di auctoritas. Il gruppo collabora a progetti nazionali e internazionali.

Responsabile scientifico: Riccardo Fedriga

Componenti: Francesco Bianchini, Marcello Frixione, Costantino Marmo, Sebastiano Moruzzi, Mariafranca Spallanzani, Francesca Tomasi